L’energia solare, l’energia eolica e le biomasse sono tra le rinnovabili, cioè derivano da fonti naturali che non si esauriscono diversamente dal gas e dal carbone, che sono invece fonti fossili. L’aspetto ancora più positivo delle energie rinnovabili è che sono energie pulite, non emettono C02 nell’atmosfera.
In Italia nel 2017, secondo Legambiente, sono 40 i Comuni 100% Rinnovabili, paesi dove le energie pulite soddisfano tutti i consumi elettrici e termici riducendo le bollette di cittadini e imprese, l’eccellenza è Cavalese (Tn). Ma sono 7.978 i Comuni in cui è installato almeno un impianto di energia rinnovabile, in pratica quasi tutti i Municipi italiani ne hanno uno mentre nel 2005 erano solo 305. Nel dossier dell’associazione emerge l’apporto di nuovi fonti rinnovabili (biomassa, fotovoltaico, eolico, geotermia, mini idroelettrico) alla produzione elettrica dal 2,6% (2006) al 22,7% (2016) rispetto ai consumi complessivi.
Importante l’investimento che gli italiani hanno fatto nell’energia solare: negli ultimi due anni sono stati realizzati 180mila impianti solari fotovoltaici, pari al 25% di tutti quelli installati in Italia – per un totale di 1.310 MW installati. Ed è così che si è ridotta la produzione da impianti termoelettrici, tra i più inquinanti e sono diminuite le importazioni dall’estero di fonti fossili. Di quanto? In dieci anni c’è stato un calo del petrolio del 30%, del gas del 20% e del carbone del 25%. Sempre secondo Legambiente, si sono ridotte le emissioni di CO2 con vantaggi per il clima del Pianeta, ma anche economici.
Il futuro è rinnovabile?
Questi risultati sono la prova concreta e tangibile che se si investe nelle energie rinnovabili si può migliorare la qualità della vita, su molti aspetti, e fare bene al pianeta. E lo sviluppo delle energie rinnovabili è stata reso possibile da importanti investimenti nel settore tecnologico. Si va sempre più verso un futuro in cui i computer faranno tutto al nostro posto ma spesso si sottovaluta come la tecnologia possa aiutarci a migliorare il mondo, anche in maniera green.