Suggerimenti per una performance energetica più efficiente con costi di produzione ridotti e maggiore vantaggio competitivo
Questo articolo pubblicato in Qui Finanza riassume perfettamente i vantaggi economici e produttivi che potrebbero ottenere le PMI massimizzando l’Efficienza Energetica
Cosa si intende per efficienza energetica? Una definizione tecnica è espressa nel D. Lgs. Numero 115 del 30 Maggio 2008 e in termini elementari si può riassumere così: l’efficienza energetica di un impianto o di un qualsiasi sistema è la quantità di energia impiegata per ottenere il risultato che lo stesso impianto o sistema punta a conseguire. Viene misurata come rapporto tra i risultati in termini di prestazioni, servizi, beni o energia e la quantità di energia consumata.
In pratica, quell’impianto che per ottenere un risultato utilizza meno energia rispetto ad altri sistemi che operano per produrre lo stesso risultato ha un rendimento migliore e una maggiore efficienza energetica. Impianti che hanno una maggiore efficienza energetica riducono considerevolmente i costi d’esercizio grazie al risparmio energetico che sono in grado di attuare. Ne consegue che le imprese e i professionisti capaci di ottimizzare le loro sedi e i macchinari che utilizzano in modo da avere una performance energetica più efficiente riducono i costi di produzione e guadagnano quindi un vantaggio competitivo sul mercato.
È possibile massimizzare l’efficienza energetica di una piccola impresa o di un ufficio?
Le imprese medie e grandi possono effettuare una vasta tipologia di interventi per ottimizzare la propria efficienza energetica. Anche le piccole imprese, le microimprese e i professionisti possono agire sui consumi attraverso una serie di specifiche migliorie. Gli interventi più tipici riguardano:
- gli impianti di climatizzazione, riscaldamento e trattamento dell’aria: pompe di calore, condizionatori d’aria, caldaie, frigoriferi, ecc. sono tutti macchinari che possono incidere sensibilmente nell’economia di un’azienda se non sono efficienti nel consumo energetico;
- l’impianto di illuminazione: fare uso di lampade ad alto consumo energetico – come quelle a filamento o quelle alogene – significa impiegare più energia elettrica per ottenere la stessa qualità di illuminazione;
- i dispositivi elettronici per l’ufficio: computer, fotocopiatrici, stampanti, scanner, server, router, ecc. possono produrre l’effetto di imporre consumi energetici elevati se non vengono gestiti opportunamente o non hanno una tecnologia efficiente sul piano energetico.
Quali azioni possono migliorare l’efficienza energetica di una piccola impresa o di un ufficio?
Una buona efficienza energetica non dipende soltanto dall’adozione di impianti caratterizzati da una tecnologia a ridotto consumo energetico, ma anche dalla messa in atto dicomportamenti virtuosi che permettono di evitare inutili sprechi di energia. Per esempio:
- evitare di tenere le finestre e le porte aperte mentre gli impianti di climatizzazione dell’aria sono in funzione;
- fare uso di termostati “intelligenti”, che tengono attivi gli impianti solo quando gli ambienti sono effettivamente occupati;
- evitare di fissare le temperature del sistema di climatizzazione a livelli troppo elevati in inverno o troppo bassi in estate, tenendo presente che si ha già una temperatura interna ottimale in inverno intorno ai 18-20 gradi, e in estate intorno ai 24-26 gradi;
- non tenere luci accese nelle stanze in cui non si soggiorna lungamente;
- mantenere normalmente spente le apparecchiature che si usano solo sporadicamente;
- acquistare solo dispositivi a ridotto consumo energetico e con classe di efficienza energetica A, A+, A++ o A+++.
Un altro aspetto che va tenuto in forte considerazione è anche la sottoscrizione di un contratto vantaggioso con il fornitore di energia: bisogna scegliere quelle soluzioni che davvero sappiano abbattere i costi di approvvigionamento energetico senza ridurre la qualità della fornitura.
Quali vantaggi fiscali si possono ottenere da una migliore efficienza energetica?
Oltre a ridurre i costi energetici e quindi avere un risparmio diretto già in bolletta, esistono numerosi vantaggi fiscali che incentivano l’introduzione di modelli di maggiore efficienza energetica anche in piccoli uffici e imprese di dimensioni ridotte.
Detrazioni fiscali nella misura del 65% (su IRPEF o IRES) possono essere applicate a interventi di ristrutturazione finalizzati alla riqualificazione energetica di un edificio. Per esempio sono compresi nella detrazione l’installazione di pannelli solari e di pannelli di coibentazione termica, ma anche la sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione invernale con altri di più recente progettazione e più efficienti sul piano del consumo energetico. Inoltre, tutti i contribuenti che versano l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) possono beneficiare di una detrazione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie che portano a una maggiore efficienza energetica, come quelle che rendono possibile l’impiego di fonti rinnovabili.